Sono diventata anoressica

Ciao essere di Luce, nell’ultimo articolo ti ho parlato di come Seraphic ha disegnato i Gioielli delle Collezioni “Il Segreto Custodito” e “La Carta Vincente” se non lo hai letto clicca qui.

Oggi voglio parlarti di un periodo buio della mia vita durante il 2018: diventai anoressica.

Ebbene sì, ormai sai chi sono: sono stata salvata molte volte dalla morte, trovi tutte le testimonianze in questo blog, e nei periodi di difficoltà sono sempre riuscita a sconfiggere le avversità.
Prima della mia rinascita avevo permesso alle ombre di impossessarsi della mia anima ma, ancora una volta, ho avuto la forza di rialzarmi, grazie all’aiuto dall’Universo.

Le ombre cercano in tutti i modi di portare le anime nel loro regno oscuro di apparente beatitudine e gioia. Ti assicuro che la maggior parte di noi uomini cade nella loro trappola senza rendersi conto del terribile baratro in cui stanno sprofondando.
Sono le persone di cui ti ho parlato nell’articolo precedente, quelle che vivono tutta una una vita senza capire quale sia il compito che avevano sulla terra.

Nel 2018 ero un essere umano che pensava solo a lavorare, e vivevo anche io in quel mondo di apparenza superficiale che stava facendo morire il mio corpo…solo che non me ne rendevo conto.

Tutto ebbe inizio con la fine di una relazione molto importante che durò cinque anni: non entrerò nei dettagli di quella relazione perché potrei ferire le persone a cui voglio bene che sono rimaste legate a questa persona.

Come la maggior parte delle storie, anche la nostra finì male e fiumi di parole pensanti e malvagie uscirono dalla bocca di un uomo gravemente ferito dal mio abbandono. Capii solo dopo che non avrei mai dovuto dar peso a quelle parole ma è così, quando si è terreni ci si lascia ferire l’anima.

Ciò che disse sul mio corpo morbido con curve accentuate e seno prosperoso aveva toccato il mio essere così nel profondo che nei giorni successivi iniziai a mangiare di meno. Feci qualche cosa di più, sostituii un pasto al giorno con dei prodotti che agivano sul corpo mettendolo in chetosi.
Mi sentivo bene, iniziai a dimagrire, gli abiti erano leggermente larghi e il seno non sbordava più dal decoltè; nella mia testa tutto stava procedendo per il meglio.

I complimenti degli altri fecero rialzare poco a poco la mia autostima, tanto da aver ripreso a guardarmi allo specchio con soddisfazione e un senso di piacere.
Il piacere che provavo era per quella sfida nello smentire le parole dette dal mio ex compagno.

Il mio corpo cercava di comunicare con me con molte reazioni avverse: dissenteria, reazioni cutanee con grandi macchie rosse, prurito su tutto il corpo.
Pensai che ciò accadesse perché mi stavo disintossicando da tutto quello che avevo mangiato in una vita, e che era normale trovarsi in quello stato transitorio, poi sarebbe passato.

I prodotti che ingerivo erano di grande impatto sul mio peso, così decisi di poter diventare ancora più “bella” diminuendo le ultime curve che si vedevano ancora sotto i vestiti aderenti. Iniziai a sostituire non uno ma bensì due pasti al giorno con quelli che pensavo fossero “i magici prodotti”.

Mi nutrivo di cibo solido solo durante un pasto al giorno, tendenzialmente composto da insalatina mista. I carboidrati erano spariti dalla mia dieta, non potevo più neppure addentare un pezzo di pane senza che il mio corpo lo repellesse.

I vecchi abiti vestivano enormi sui fianchi, dove incontravano solo le ossa e i seni si erano completamente svuotati, al loro posto c’era solo pelle cadente.La pancetta era solo un ricordo.

Le mie figlie mi avevano fatto notare molte volte che mi stavo ammalando. Erano preoccupate ma io non le ascoltavo come non ascoltavo quella voce interiore che cercava di avvisarmi.

Per vestirmi andavo a prendere i vestiti nel guardaroba di Chiara, poi passai a quello di Marta e lì mi resi conto della situazione. Chiara portava la taglia 42 mentre Marta la 40 ed è alta 1,50. Io sono alta 1,65 e indossavo i suoi abiti.

Sentii un colpo al cuore, come se qualcuno mi avesse dato un pugno al centro del petto e un sentimento come se la mia testa rimbombasse: quel colpo accese un forte calore che non sentivo da mesi dentro di me e tutto cambiò.

Come era possibile che stavo indossando gli abiti di Marta? Cosa era successo?

Quel momento fu uno shock. Mi guardai allo specchio con gli abiti di mia figlia, lo ricordo ancora perfettamente. Chi era quella donna riflessa? Come mi ero ridotta?
Non era possibile essere così cieca e sorda.

Nessun problema, mi dissi, ora smetto di fare la dieta e mi rimetto a mangiare. Ricordo che lo dissi alla mia famiglia, tutti ne furono felici, pensavo che presto avrei riacquistato un po’ di peso e sarei tornata in una forma più equilibrata.

Introducevano il cibo che prima avevo rifiutato con attenzione, come se stessi mangiando del veleno. Per il mio corpo infatti era così, visto che ogni cosa che cercavo di mangiare lui urlava vendetta.

Il peso non saliva, anzi continuava a scendere e solo in quel momento capii davvero quanto male mi ero fatta.

Un velo di terrore scese sulla mia anima, sentivo la paura, ero diventata anoressica.

Ricordo i numeri della bilancia che si abbassavano: 50, 49, 48. Non poteva andare avanti così, dovevo assolutamente fare in modo che il mio peso aumentasse.

Pensavo alle mie figlie e ai miei genitori, tutto il resto non aveva più importanza.
Chiusi gli occhi e piansi in solitudine anche se sapevo che quello non mi avrebbe aiutata.

Ripresi coraggio focalizzandomi sull’amore per la mia famiglia, andai in cucina e iniziai a mangiare un pezzettino microscopico di pane alla volta, poi nei giorni successivi non mi arresi alle reazioni del mio corpo e in sofferenza andai avanti.
Smisi di perdere peso ma la gioia più grande fu quando iniziò a salire e il mio corpo a migliorare, tutto fluì per il meglio.

Sono stati mesi molto difficili per il mio Sé interiore, ma allora vedevo la situazione in modo diverso e in quel periodo della mia vita apparire era ancora l’aspetto più importante.

Non diedi nessuna colpa a quell’uomo perché siamo sempre noi a schermare la nostra anima.

Voglio testimoniare gli eventi che hanno segnato la mia vita per farti capire di quando sia vitale rispettare il nostro corpo ma soprattutto sentire e risvegliare la nostra Anima. Tutto dipende da te. Come dico ormai dal 2019, sei tu che decidi quale strada prendere, se vivere una vita di ombre o di gioia nell’anima.

Può diventare più semplice indossando i Gioielli Seraphic. Non sono semplici gioielli, sono infusi di energie positive che aiutano la nostra persona. Se nel 2018 li avessi avuti con me, avrei avuto la centratura e la forza di amare il mio corpo ma soprattutto avrei avuto un’anima ancora più forte.

Un abbraccio di Luce

Saphira

Correzioni e proofreading

Angela Baldell