Lasciati sfiorare dal Drago

Ciao essere di Luce, nell’ultimo articolo dedicato alla conoscenza ti ho parlato del Quarto accordo di Don Miguel Ruiz “Fai sempre del tuo meglio”, se non lo hai letto clicca qui.

 

Oggi voglio parlarti di un argomento molto delicato, mi tocca in  particolarmente perché parleremo di “ Lasciati sfiorare dal Drago ”. 

Un’ argomento molto curioso e strano, continua a leggere e verrai affascinato da una realtà più vera che mai, buona lettura. 

 

Ho sempre pensato, e lo penso tutt’ora, che i Draghi siano esistiti e che ancora oggi dormono nelle profondità della terra, e anche quando mi dicevano che erano delle creature mitico-leggendarie, non gli ho mai creduto.

 

Ho sempre ascoltato il mio sentire, fino ad un certo punto della vita, e ora dal 2019 sono tornata a sentire in modo diverso, se vuoi saperne di più clicca qui. 

 

Il termine Drago deriva dal latino Draco, Draconis e a sua volta dal greco che significa serpente. 

Una lunga storia li accompagna da Omero al Nuovo Testamento, nell’Apocalisse di San Giovanni Apostolo, insomma la storia ne ha fatto un gran uso, come anche nelle fiabe e in Cina. 

I Draghi assieme alla Fenice, sono i simboli della famiglia imperiale Cinese, è divenuto quindi una creatura mitico- leggendaria presente nell’immagine collettivo di molte culture, sia come essere malefico ( nella Bibbia simboleggia il male supremo) ma anche come guardiano e difensore di antichi tesori e luoghi magici portatore di grandissimo sapere e conoscenza.

Inoltre, non è infondato pensare che queste fantasie possano essere state alimentate dal ritrovamento di fossili di dinosauro, per l’epoca impossibili da spiegare altrimenti: per esempio, già nel 300 a.C., un misterioso fossile ritrovato a Wucheng, Sichuan, in Cina, è stato etichettato come fossile di drago da tale Chang Qu[8].

 

Ed ecco che ci avviciniamo a pensare che non siano proprio del tutto creature mitologiche-leggendarie…

 

Nel 1910 è stato reso pubblico che una specie di Drago Lucertola esisteva veramente, si trattava del Drago Komodo.

E’ stato fotografato negli anni ’70 da Walter Bonatti, noto scalatore ed esploratore italiano, che ne pubblicò foto e articoli su diverse riviste in modo molto esauriente. Si tratta di una specie di sauro chiamata “varano”, normalmente di lunghezza non superiore ai due metri, mentre la specie che abita sull’isola indonesiana di Komodo (il “Varano reale” dell’isola di Komodo) supera i 3 metri nella razza. 

 

Esistono altre forme di draghi viventi  in Africa e Australia, a volte in competizione per il cibo con il coccodrillo africano, anch’esso rassomigliante alle versioni poetiche sui draghi: ricordiamo che La famosa “Leggenda di San Giorgio a cavallo che uccide il Drago” si svolgeva proprio in Africa, dove sia coccodrilli che grossi varanidi vivono da tempo.

 

Possiamo dire con certezza che le caratteristiche e i tratti di questi rettili portano all’interno di molte culture di tutto il mondo la vastissima diffusione di una possibile verità sulla presenza antica dei Draghi.

 

Sono esistiti molti tipi di Draghi…ora cambio scrittura, voglio portati ancora con me…in una possibile esistenza, in un dato realmente avvenuto. 

 

Il Drago Asiatico è il tipico dragone orientale, dal corpo lungo serpentiforme, ricoperto da peluria e da squame, senza ali ma comunque capace di volare – anche se si dice che questi draghi possono farsi crescere delle ali se vivono abbastanza a lungo.

Ha il muso da coccodrillo, il corpo da serpente, la criniera e gli artigli da leone; tipicamente possiede sul muso dei lunghi baffi filiformi e una cresta che lo percorre in tutta la sua lunghezza, lungo la schiena.

 

La Coccatrice il serpente di appena 30 cm è caratterizzato da una macchia a forma di corona sulla testa, è nato dalla testa di Medusa decapitata e possiede un alito venefico in grado di trasformare i boschi in deserti. Dalla testa e le zampe di galletto e dal corpo squamoso, dotato di ali membranose, la Coccatrice rientra a tutti gli effetti invece nella famiglia delle Viverne. Una Coccatrice nasce quando un uovo deposto da un pollo di sette anni viene covato per altri nove da un rospo o da un serpente.

 

La Viverna, possiede due zampe e due ali, vive nelle paludi di montagna. Il serpente di appena 30 cm è caratterizzato da una macchia a forma di corona sulla testa, è nato dalla testa di Medusa decapitata e possiede un alito venefico in grado di trasformare i boschi in deserti. Dalla testa e le zampe di galletto e dal corpo squamoso, dotato di ali membranose, la Coccatrice rientra a tutti gli effetti invece nella famiglia delle Viverne. Una Coccatrice nasce quando un uovo deposto da un pollo di sette anni viene covato per altri nove da un rospo o da un serpente.

 

Il Biscione, gigantesca bestia serpentiforme dalla lingua triforcuta, era già famosa nella Grecia antica per la sua infinita saggezza, e spesso si diceva parlasse per bocca degli oracoli. Il mito della fondazione di Tebe contiene svariati dragoni: il dragone Pitone viveva presso una sorgente sul Parnaso, finché Apollo non lo trafisse con le sue frecce e trasformò il santuario della bestia nella sede dell’Oracolo di Delfi

 

L’Idra è un drago con più teste serpentine attaccate allo stesso tronco. Il loro numero è variabile, ma di solito è di sette o nove. I primi nacquero dall’unione tra il multiteste.

 

Il Mushussu rappresentato sulla porta di Ishtar a Babilonia, è conosciuto anche col nome di Sirrush ed era il guardiano e compagno degli dei. Questo drago dall’aspetto peculiare, alto quanto un cavallo, dal collo massiccio, con zampe anteriori da leone e posteriori da aquila, risale all’origine dei tempi, quando era compagno ideale di molti dei ed era sacro al dio Marduk che sconfisse Tiamat generando dal suo corpo il cielo e la terra. 

 

Il Piasa Il primo a parlare del Piasa fu il prete francese Jacques Marquette. Lungo il Mississippi, nel 1673, a lui ed al suo compagno Louis Joliet, capitò di scorgere due figure grottesche su degli scogli, descrivendole in seguito come bestie “grandi come un vitello, con corna di cervo, occhi rossi, una barba da tigre ed una spaventosa espressione. La faccia sembra quella di un uomo, il corpo è coperto di squame; la coda è così lunga da circondare tutto il corpo, passando sopra la testa e tra le gambe e termina come quella di un pesce”. Una tribù di Indiani Algonchini chiamò il mostro Piasa, “l’uccello che divora gli uomini”. Pitture rupestri del mostro furono rinvenute ad Alton, nell’Illinois.

Il Serpente Arcobaleno gigantesca serpe multicolore con creste sfarzose lungo tutto il corpo. Già seimila anni fa gli aborigeni australiani lo dipinsero come una bestia gigantesca che, strisciando sul terreno, creò monti, valli e fiumi.

 

Il drago occidentale è forse il più noto e diffuso, tant’è che è probabilmente la prima immagine che ci viene alla mente sentendo la parola drago. Questo tipo di drago infatti è quanto di più classico ci possiamo aspettare: corna puntute, quattro zampe, ali membranose, aspetto da “lucertolone” e squame e scaglie su tutto il corpo, nonché l’innata capacità di sputare fuoco: 

 

Potrei continuare ancora per molto nel  raccontarti del Drago Cinese, quello Indonesiano e ancora quello Giapponese, Il Drago Khmer, i Draghi Coreani, il Drago delle Filippine e quello del Vietnam…e tanti altri.

 

Come ti senti dopo aver letto questo articolo?  cosa provi dentro la tua Anima? 

Ti lascio meditare e lascio a te la tua risposta, quella che ti arriva dal profondo.

Credi di  aver perso la via e hai bisogno di aiuto? 

Lasciati guidare dal grande maestro, clicca qui per scoprire di cosa sto parlando.

 

Lasciati sfiorare dal Drago, dai mio scritto che ho solo riportato trasferedo a te il mio pensiero…

 

Credo con fermezza che noi tutti abbiamo dentro la Luce che ci guida in ogni momento e anche per questo argomento così delicato, voglio che lo faccia tuo, che diventi parti di tè…

 

…perchè se è successo e non te ne sei accorto, vuol dire che non è successo nulla…allora prosegui in modo indifferente, a te la scelta. 

 

Ma se lo senti dentro e senti che nel profondo la tua Luce è forte e fiera come quella del Drago, allora che tu sia il benvenuto in questo mondo di Luce dove occorre illuminare le parti oscure che vivino accanto a noi. 

 

Spetta a noi il primo compito, quelli di portatori di Luce con amore e fermezza. 

 

Il mio nome è Saphira ma di questo ti parlerò nel prossimo articolo.

 

Un abbraccio di Luce

 

Saphira.