Perché sono in questo Mondo?

Brindare alla vita

Caro amico, forse anche tu ti sei fatto la stessa domanda: perché sei in questo mondo? Ti racconto la mia storia, mi auguro con tutto il cuore che possa aiutarti nel cammino della vita e che ti permetta di evitare gli errori. Ascolta il mio consiglio, io l’ho già vissuto.
Fin da ragazzina mi ponevo sempre la stessa domanda: “Perché sono nata? Cosa ci faccio qui?”. La sensazione di inadeguatezza e quel sentimento di esistere per un motivo preciso… ma quale? Quella mancanza di sapere mi affliggeva…Avevo circa sei sette anni, lo ricordo bene, avevo fame di sapere e il “perché” era una domanda che facevo spesso alle persone che incontravo; non importava chi fossero, avevo bisogno di risposte e pensavo che prima o poi qualcuno me le avrebbe date. Col tempo, le persone a cui chiedevo iniziarono ad alzare la voce contro di me e la paura mi fece smettere di domandare.

Pochi anni dopo, non avendo più risposte, iniziai a mettere alla prova il mio corpo. Volevo sapere cosa provavano le persone non vedenti, così mi fasciai gli occhi e divenni cieca, pomeriggio dopo pomeriggio, finivo i compiti e subito correvo ad accecarmi. Meraviglioso ciò che sentivo e provavo, il tatto e i rumori si erano affinati, allo stesso modo dell’olfatto; ancora oggi cammino al buio senza paura…. Sì, la paura. La paura blocca tutti i sensi, il respiro, ci tiene inchiodati nella zona di confort: la paura non fa più vivere. Quando sentirai dentro di te che siamo solo di passaggio, la paura svanirà. Le prove della vita, così le chiamavo io, continuarono e un giorno d’inverno decisi che era un buon giorno per sperimentare di morire.

Dietro casa, avevo raccolto un Bellissimo libro, lo avevo trovato in un mucchio di cartacce dove una volta al mese avveniva la raccolta della carta. Le persone li buttavano di tutto, così io e mia sorella facevamo una grande scorta di libri, alcuni per leggerli e altri per venderli al mercatino durante l’estate.

Il libro bellissimo di cui parlo era del 1971, tutt’oggi regna nella mia libreria, e parlava di eventi paranormali: sentivo come se fosse il mio libro, come se fossero i miei racconti, li sentivo entrare dentro di me e una parte di quel vuoto veniva colmata….
Riempii la vasca da bagno, a casa non c’era nessuno, il silenzio era rotto dall’acqua del rubinetto che scendeva, la vasca era piena… Silenzio totale, la pace totale.
Anche allora, come oggi, ascolto il silenzio e ne colgo ogni minima energia. Rallentai il mio respiro ed entrai nella vasca. L’acqua calda mi portò nel profondo blu del mare, e la pace regnava dentro me, la mia anima era leggera, la mente libera. Mi immersi e rallentai ancora il respiro, il corpo non lo sentivo più, era così leggero che svanì, il battito del cuore rallentò, ancora, ancora, sempre di più…stop.

Il cuore non mi batteva più, non mi risuonava nelle orecchie, eppure ero lì e mi sentivo piena di me. La mia anima era presente anche se il cuore si era fermato, la voce mi disse: “adesso basta” e io di colpo misi la testa fuori dall’acqua e ripresi a respirare. Ero serena come non lo ero mai stata, mentre i polmoni ripresero lentamente il loro regolare flusso. Il cuore non era affannato, anzi, tutto era in equilibrio, stavo davvero bene! Rimasi lì a pensare all’accaduto, felice perché ero riuscita a fare una cosa che solo la mia mente poteva controllare. Si aprirono nuove porte, nuove consapevolezze e anche se ero una ragazzina avevo capito come la mente potesse tutto. Gli anni passarono e gli eventi mi fecero staccare dal mondo dell’IO. Ero diventata grande, una donna, una mamma, una imprenditrice. Purtroppo, la mia filosofia del “se nella vita vuoi, puoi”, mi portò a rischiare sempre, facendo a volte vacillare la mia mente, sentivo che mi abbandonava nei momenti in cui avrei dovuto essere maggiormente concentrata.

Feci dei grandi passi imprenditoriali e con l’unione della mia famiglia tutto mi sembrò possibile. Ma quando viene a mancare un elemento importante e non sei pronto, allora sì che la mente fa brutti scherzi.
Nella vasca da bagno, morire era stato un gioco, ma in quel momento la morte sarebbe stata la liberazione da tutti i miei pesi. Ricordo la pace che provai quel giorno quando mi si fermò il cuore, ricordo che nell’altra dimensione tutto era il nulla e il nulla era tutto, avrei potuto restare in quel luogo.
Il peso dei debiti e l’abbandono di mio fratello mi toglievano il respiro, avevo iniziato ad usare il Ventolin per l’asma da panico, ormai un problema all’ordine del giorno. Non dormivo più, non ascoltavo più neppure le mie bimbe, avevo smesso di mangiare e l’ombra dell’assenza vegliava su di me, sentivo il suo peso grave sulle mie spalle, il suo fiato sul collo, il peso dell’anima che io avevo abbandonato. Era giunto il momento di sparire, avevo fallito ed ero una perdente, una nullità: credevo che il mio essere, la mia persona, non meritassero di vivere. Questi pensieri erano diventati una cantilena, un rito incessante: Basta. Volevo il silenzio. Il buio si presentò, tutto era fermo, l’aria assente: i pensieri si fermarono, il mio fiato rallentò, ancora e ancora di più, volevo la pace, “ferma il cuore, ferma…” mi dissi come allora, potevo farlo di nuovo…Sentì un dolore improvviso, una morsa al cuore e una voce che urlava: “Adesso Basta!”. La mia anima si era ribellata, e una forte calore scoppiò dentro il mio petto, la luce si diffuse dentro me. Cosa stavo facendo? Le mie figlie, il loro amore e il mio amore per loro, Tutto fu chiaro e limpido.

La Gioia pervase la mia Anima e il calore con la luce purificarono il mio IO supremo, tutto il buio era svanito e vedevo con chiarezza il cammino che avrei dovuto percorrere per fare in modo che tutto potesse andare bene. Era una certezza, non mi sarei più arresa al buio ma avrei illuminato il mondo con amore e gioia. Un’altra me nacque: chissà quante volte avrei perso ancora la strada per ritrovarla, ma da quella volta seppi di possedere una consapevolezza diversa.

Tieni alta la tua energia e la luce ti accompagnerà nel cammino, ringrazia ogni giorno per ciò che l’Universo vuole portarti e avrai solo bene: ma tutto ciò dipenderà da te, dalla tua visione, dalla tua energia. Fai come me, tieni con te la forza, la centratura del tuo essere. Io l’ho donata nella creazione della Croce della Salvezza.

2 pensieri su “Perché sono in questo Mondo?

  1. Maria Carmela dice:

    Cara amica…il tuo racconto arriva dritto a cuore,emoziona,fa riflettere ,perché l’esperienza degli altri aiuta la propria e solo così che si diventa consapevoli di ciò che vogliamo essere. Non è facile raccontarsi ma è l’unica via per sentirsi liberi e spezzare la catena dei giudizi e svelare la propria anima.

    • SAPHIRA dice:

      Cara Maria hai proprio centrato il punto, liberarsi dalle catene e far emergere la propria anima. E’ un percorso che tutti dovremmo intraprendere allora sì che il mondo sarebbe diverso. Noi mettiamo tutto il nostro impegno per far bene e donare bene. Un abbraccio di amore.

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