Il Sator il Segreto dei Segreti

Ciao essere di Luce. Nell’ultimo articolo del mercoledì dedicato alla conoscenza,ti ho parlato di come  “il Sator è la firma di Dio”  se non lo hai letto clicca qui. Oggi voglio dedicare questo articolo al “Sator il Segreto dei Segreti” dedicato al Quadrato Magico del Sator scritto da Maria Grazia Lopardi.

 

Ogni rosa, pregna di interno profumo narra, quella rosa, i segreti del tutto.

RUMI 

 

Continua nella lettura e scoprirai cose meravigliose sul Sator e suoi collegamenti.

 

 Siamo giunti nel momento cruciale degli studi della scrittrice Maria Grazia Lopardi. 

Ogni volta che leggo una pagina del suo libro, è come aprire un portale che mi collega sempre di più al Sator.

 

Come disse il Gran Maestro: «conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi.» (Giovanni 8:32).

 

Come abbiamo letto negli articoli precedenti, il Sator, è stato utilizzato nelle costruzioni sacre per riprodurre “Cielo e Terra”, per ripristinare un’armonia paradisiaca in cui tutto è conforme al progetto del Grande Architetto dell’Universo che ha ordinato il mondo.

 

Comprendiamo questa definizione ma è emerso molto di più: la griglia “La Matrice”, ci pone di fronte a un informe campo di possibilità da cui “tutte le forme emergono”.

 

Secondo la definizione dei Nativi Americani al loro acchiappasogni è la “barriera selettiva tra la dimensione ordinaria e quella del sogno che permette solo ai sogni belli di passare”.

 

E’ un oggetto di potere collegato alla Matrice, la realtà del mondo superiore ed entrambi richiamano alla mente il Wird Celtico (ovvero la legge che regge l’Universo, i cui fili splendenti di energia passano attraverso tutto).

Possiamo aggiungere anche la Rete di Indra degli induisti, il Tao e come dice il fisico David Bohm nella sua Teoria Olografica dell’universo  secondo cui esiste un ordine “implicito”, una Realtà superiore  organizzata come un reticolo.

 

L’antica conoscenza e la nuova Fisica Quantistica si incontrano e la realtà implicita di Bohn  può essere definita come Brahman, che i testi sacri induisti dicono senza forma, ma luogo di nascita di ogni forma, proprio come l’acchiappasogni dei Pellerossa. 

 

La griglia del Sator sembra essere la visualizzazione grafica della rete del cielo ( madre del mondo)  esattamente come l’acchiappasogni, il Wird celtico, il Tao dell’Estremo Oriente, la rete di Indra induista e…della Realtà implicita di David Bohm.

 

La visione di tale Realtà è di certo più reale di quella che cade sotto i nostri sensi che è Maya “illusione” perché fatta di ologrammi, secondo Bohm…gli iniziati del passato più remoto ci hanno tramandato con il Quadrato magico?

 

Tale ipotesi ha un fondamento e il Sator è legato alla conoscenza iniziatica segretamente custodita e trasmessa nelle scuole esoteriche ed ora è tornato in superficie più forte che mai.

 

Secondo le scuole di sapienza, il Medioevo è stato un periodo di collegamento, vale a dire di irruzione del divino nella storia umana: non a caso il Sator compare nelle costruzioni medievali e nelle prigioni templari.

 

Cistercensi e Templari uniti da Bernardo di Chiaravalle, sembra aver custodito un segreto nelle chiese romaniche e nelle cattedrali gotiche ma già noto ai costruttori di edifici sacri di ogni epoca. 

 

Del collegamento tra Templari e il Sator si è già stato detto; per i Cistercensi può essersi trattato di una imitazione molto perfetta.

 

Nel tempo la conoscenza iniziatica è riemersa senza mai abbandonare l’umanità, con gli alchimisti e con i Rosacroce. 

Un’illustrazione del 1626 dell’ alchimista Robert Fludd, richiama in modo allegorico i Rosacroce.

Si nota un quadrato con due assi intrecciati a croce,  e subito si collega al Sator.

Una scritta regna su quella illustrazione “DAT ROSA MEL APIBUS” che si trasforma immediatamente in “ SATOR SUB PALMA DEI” e cioè “SOTTO LA MANO DI DIO”… SATOR LA FIRMA DI DIO:

 

Il poeta persiano recita:

Ogni rosa, pregna di interno profumo narra, quella rosa,i segreti del tutto. 

 

( consiglio vivamente di leggere il libro di Maria Grazia per capire meglio il collegamento)

 

Il simbolo di una rosa è giunto dalla Persia, ci racconta che un saggio, in una condizione estatica,  aveva pronunciato quella frase.

 

Anche Dante, nel raggiungere l’Empireo, ammira la “Rosa sempiterna” in cui i beati contemplano il Sole Eterno. Potrebbe essere lo spazio della Matrice in cui si colloca il rosone e in cui regna Maria, la Regina, la Grande Madre. 

 

E’ molto semplice osservare che la parola Rosacroce suggerisce ancora il Sator dato che la parola è composta dalle lettere di “ROSA + la T della croce”.

 

Ed ecco arrivare le domande…

Il segreto di ogni epoca e scuola iniziatica è sempre lo stesso?

Ci siamo imbattuti nel Segreto dei Segreti, nella conoscenza gelosamente tramandata dagli iniziati di ogni epoca e popolo?

Perché questa conoscenza è stata data a Maria Grazia Lopardi? 

Perchè mi hanno chiesto di creare il Ciondolo Sator? 

 

Siamo nell’epoca in cui tutto verrà svelato ma sale il dubbio: 

che cosa non abbiamo ancora compreso, dato che non senza un motivo molto serio, un segreto riesce a rimanere tale per millenni, riservato a pochi che lo hanno custodito con grande impegno e anche con la vita come Hiram?

 

Il Sator ci è stato messo davanti agli occhi in diverse forme, non solo come Quadrato magico, ma proprio come grigia nella cattedrale di Albi.

 

Siamo in un’epoca dove ad ogni domanda vogliamo dare una risposta, ma a volte non è così.

A volte non abbiamo le conoscenze per andare oltre, ma leggendo questo libro, con tutte le sue testimonianze reali, sembra che i dubbi vengono spazzati via lasciando molta chiarezza. 

Caro essere di Luce resta collegato perchè abbiamo ancora molte risposte da darti e con l’aiuto della grande studiosa Maria Grazia Lopardi, nel prossimo Blog sapremo stupirti..

 

Il Sator ci accompagna in ogni momento.

Un abbraccio di Luce

 

Saphira