LIBERA L’ANIMA CON IL PERDONO

Una persona che ami si ammala gravemente, la rabbia e l’impotenza ti ferisce anima e corpo, a chi non è capitato?
Vorresti avere una bacchetta magica per farli guarire.
Purtroppo da questa situazione prima o poi ci passiamo tutti…come salvare noi e loro? Cosa intendo?

Parlo di Lei, meravigliosa creatura di Luce: il suo viso era sempre luminoso e la gioia che emanava faceva risplendere ogni persona che incrociava il suo cammino. Aveva sempre una parola gentile per tutti, davvero per tutti: Morena amava le persone, la vita, sentiva la loro energia e quando le guardava in viso capiva come doveva porsi per far trasformare il loro umore ombroso in sfavillante felicità, chi l’ha conosciuta può dirlo.

La nostra amicizia fu immediata, lo sentimmo dalla prima stretta di mano. Ricordo perfettamente quell’estate: ci trovavamo a Mandello del Lario e di lì a poco sarebbero riprese le scuole. Io dovevo frequentare il terzo anno da geometra, mentre Morena il secondo di ragioneria; dal momento in cui frequentavamo lo stesso istituto serale, tramite il mio fidanzato -l’anno dopo sarebbe diventato mio marito- , ci accordammo per andarci insieme. La scuola iniziò e il nostro rapporto divenne sempre più speciale: i tragitti ci davano il tempo di conoscerci sempre meglio e di accrescere il nostro legame, tanto che iniziammo a vederci anche durante i weekend, ritrovandoci spesso a cenare insieme.
Mio marito era un cuoco, ne approfittavamo per farci preparare dei piatti raffinati e insieme li gustavamo con il piacere della nostra meravigliosa amicizia. Il legame tra me e Morena era forte, sincero e cristallino: ci volevamo davvero bene. Io la percepivo come fosse la mia sorellina più piccola e lei mi aveva preso come riferimento, ci fidavamo l’una dell’altra. Morena, durante la primavera, saltava in sella alla mia moto, le sue gambe lunghe per poco non toccavano terra, e rideva per come sfrecciavo tra le auto per raggiungere la scuola. Le nostre emozioni erano chiuse nei nostri cuori ed eravamo certe che tutto sarebbe andato per il meglio…
Gli anni passarono e le nostre strade iniziarono ad intraprendere vie diverse; solo ogni tanto organizzavamo qualche pranzo e le telefonate sembravano tenerci unite. Diventammo mogli e mamme ma, come purtroppo ben sappiamo, quando due anime non sono destinate l’una all’altra, l’Universo ci pone di fronte a scelte difficili.
Non voglio entrare nei particolari in questa lettera, ma un giorno lo farò per far capire di cosa e come ha sofferto Morena, un dolore che nessuno riusciva a placare…

Squillò il telefono, era la mia Morena. Attendevo la sua chiamata, dovevamo sentirci, ed ero così felice di parlare con lei! La sua voce però era seria e cupa, la mia gioia svanì in un istante; la mia cara amica mi stava dicendo che aveva fatto delle analisi al seno e che purtroppo era grave – molto grave -. I dolori che provava da tempo alla schiena erano il segno dell’avanzamento di quel male che non perdona nessuno, e che io desideravo tanto le fosse perdonato. La sua lotta durò quattro anni, ma nonostante tutto rimase sempre con il sorriso, dando forza alle persone che andavano a trovarla. Era lei che diceva agli altri “la prendiamo come viene”, ed era sempre lei che lottava per i suoi figli, loro che erano la sua forza.
Nell’ultimo periodo della sua esistenza, Morena decise di essere affiancata dalle amiche sue più care e quando mi chiese di starle accanto, lasciai tutto e corsi immediatamente da lei.
Era l’anno 2019, lo stesso anno della mia rinascita interna, nonché l’anno del suo trapasso. Credo che lei abbia contribuito, con il suo insegnamento e con ciò che mi disse allora, a farmi vedere le cose in modo diverso.
La sento spesso accanto a me, il suo spirito veglia su di noi… Presta attenzione ai segnali che ti manda, Lei è pronta a guidarti; cerca di esserne degno tenendo alta la tua frequenza e sarai vicino a lei più di quanto tu possa immaginare.

Quanto odio ho provato per quella persona che ha fatto soffrire Morena. Ancora lavoro dentro me per perdonarla, anche se lei lo ha fatto da tempo, un tempo che ormai è scivolato via per sempre. È il perdono l’ atto che ci libera dal peso che costantemente ci portiamo appresso, dal momento in cui elimina gli squilibri energetici che, altrimenti, ci porterebbero ad essere più predisposti alla malattia.

Lascia andare questi pesi e libera la tua Anima. Se l’organismo è bloccato e stagno, si può creare un deficit energetico che porta ad un relativo indebolimento degli organi e delle difese, con conseguente difficoltà nel difendersi al meglio dagli attacchi esterni.
Libera la tua energia e impara a perdonare, vedrai che la tua anima sarà risollevata e potrai godere di ogni bene. Lasciati aiutare dalle energie positive, e sentirai che tutto sarà più semplice.

Correzioni e proofreading

Angela Baldelli