LA GIOIA DI SHANTY

Quando si perde il nostro amico fidato il dolore è profondo e tagliente ma si può alleviare, continua a leggere e ti sentirai un po meglio.Le nostre mani unite sul suo corpicino avevano fatto fluire energie meravigliose verso il passaggio eterno.                                                          

Le lacrime ci rigavano il viso ma la profondità di quel momento ci legò in modo profondo al supremo, solo che alcuni di noi non si resero conto…Giocare con Shanty era meraviglioso; tutte le volte che tiravamo il bastoncino era la prima a prenderlo e a riportarlo con una grande gioia.La coda dorata scodinzolava frenetica e il suo sorriso risplendeva nei pomeriggi estivi. Era la prima a chiedere il pasto e la prima che cercava coccole e attenzioni in modo insistente; anche quando non ne avevamo voglia, lei sapeva sempre come farsi accarezzare. Durante l’autunno, la cecità causata dal forte diabete non aveva comunque smorzato gli ardori del suo carattere, mentre pestava il nasino un po’ ovunque. Col tempo avevamo imparato ad avvisare Shanty degli ostacoli che aveva di fronte e lei aveva imparato ad evitarli.La sua compagnia e la sua gioia rallegravano sempre i nostri umori e la sua coda dorata sempre frenetica portava energie meravigliose. Il Diabete irregolare e la difficoltà nel rendere stabile la glicemia aveva fatto scendere un velo di tristezza in tutta la famiglia e la sua coda dorata aveva smesso di essere frenetica; sapevamo cosa stava accadendo. Le coccole che gli facevamo e le attenzioni per lei aumentarono tanto da tenerla spesso in casa con noi: era bello il modo in cui teneva il muso inclinato di lato con le orecchie tese all’insù con le punte rivolte verso il basso, era buffa e adorabile come non mai. Le punture di insulina cercavano di dare un po’ di stabilità, ma il suo corpicino stava dimagrendo e questo ci faceva capire quanto eravamo inutili di fronte agli eventi della malattia. Purtroppo la situazione stava peggiorando e, pur facendo di tutto per lei e dedicandole la massima attenzione con il cibo e le punture, il degrado fu inevitabile. Una domenica decise che era giunta la sua ora e smise di mangiare: fu un blocco improvviso, un crollo a cui non eravamo pronti e che avremmo dovuto affrontare di punto in bianco.

Il suo sguardo si era spento e la gioia era svanita: i suoi occhi scuri emanavamo pace e abbandono, lei aveva deciso che era giunto il momento di dire basta, e così fece.
Affrontammo il discorso con tutta la famiglia e ognuno di noi accettò l’idea della separazione, con grande dolore ma con consapevolezza.Per alleggerire i cuori di tutti, raccontai la storia de L’Orribile Karma della formica narra la reincarnazione dell’anima di una formica in diversi animali fino al cane: qualcuno sorrise e qualcun altro rimase in silenzio a meditare.

Nella mia famiglia abbiamo sempre accettato le varie correnti di pensiero e in quel momento avevo dato un momento di Luce importante ad un distacco carnale molto difficile.

Durante il trapasso, tutta la famiglia si radunò intorno a lei, appoggiammo le mani sul suo corpicino ormai scarno. Il cuore le batteva lento e il nostro amore la accompagnò verso la Luce della pace eterna. Dissi: “Lasciamola andare, vai cara Shanty, vai…”
Restammo in silenzio con il cuore dolorante, sapendo che ora la sua anima sarebbe stata libera di risplendere nell’infinito dell’universo, strinsi in mio Ciondolo che ancora una volta mi diede la forza per affrontare quella situazione.

La nostra amata Shanty lasciò il suo corpo il 21/10/2021. La somma dei numeri è 9: in numerologia il numero 9 rappresenta il ritorno del multiplo all’unità, il compimento di un ciclo, che segna la trasposizione su un nuovo piano. Come ultima cifra, contiene in sé il duplice concetto di inizio e fine,di morte e rinascita. Nel suo significato alchemico di ritorno alla matrice, il 9 simboleggia l’opera al nero, la fase della dissoluzione che precede la nuova nascita. La liberazione dai vincoli della forma precedente permette di accedere a un nuovo livello di esistenza, allo stesso modo in cui ad un’uscita segue un entrata. Tutte le grandi teologie si ispirano a questa concezione di ritorno all’uno.

 

Correzioni e proofreading

Angela Baldelli