SCELTA SBAGLIATA ACCETTAI LA PARALISI

Volevo evitare un forte dolore fisico e pensai che prendendo la strada più semplice l’avrei evitato. Feci un grave errore ma anche questa volta l’Universo mi salvò da una brutta  paralisi.

 

Molte volte la morte ha tentato di portarmi via da questa terra ma il mio Angelo mi ha sempre salvata ed è proprio per questo che sono qui a testimoniare la Sua presenza, per aiutare tutte le Anime che voglio tornare a rivedere la Luce: questa è la mia missione.

 

Vuoi leggere come il mio Angelo mi ha salvata? Clicca qui e troverai tutte le testimonianze che hanno attraversato il mio corpo e la mia Anima.

 

A quel tempo ero una Terrena, avevo allontanato da me la Luce per molti motivi, (clicca qui per capirli meglio) non volevo soffrire e far soffrire la bimba che a breve avrei messo al mondo. Marta aveva lottato tanto per arrivare alla fine della mia gravidanza (leggi qui la sua storia) e pensavo che affidandomi alla medicina durante il parto avrei fatto la scelta più giusta… ma mi sbagliavo fortemente.

 

“Il parto è il dolore più grande che una donna possa provare per amore dei propri figli”: questa era la frase che sentivo da quando ero piccola e che tutti ci inculcano nella testa. Volevo che per me fosse un momento diverso e, su consiglio del medico, decisi di fare la puntura epidurale, così che mi avrebbe portato sollievo attenuando i dolori delle contrazioni e tutto sarebbe stato dolce per me e per la mia bambina.

Accettai il suo consiglio e firmai i documenti necessari per procedere. 

 

Durante la mattina del 30 Novembre 1997 venni invasa da un fiume di liquido scuro che scese dalle mie gambe: si erano rotte le acque e il momento del parto era vicino.

Mio padre mi portò immediatamente all’ospedale, dove mi lasciarono alle cure delle infermiere. Tutto sembrava procedere bene, iniziò il monitoraggio e durante la serata mi prepararono per la fatidica puntura.

La mia bimba sembrava stare bene, c’era ancora del liquido per cui tutto era sotto controllo. Avevo tanta paura e continuavo a chiedere al Signore di assisterci in questo momento tanto difficile. 

 

Mi posizionarono per la puntura nella spina dorsale e poco dopo non sentii più nulla, le contrazioni erano sparite assieme a tutti i dolori. Al momento provai sollievo e pace ma subito dopo mi prese il panico. Come poteva nascere la mia bambina se non avevo le contrazioni e non spingevo? Quando avrei dovuto spingere? Lei doveva nascere!

 

Mi portarono in sala operatoria e mi dissero che dovevo spingere quando sul monitor di fronte a me il livello di illuminazione arrivava al massimo. Ma cosa avevo fatto?

Il momento più naturale nel mondo, la nascita, si era trasformato in un atto meccanico e computerizzato. Avevo fatto un grave errore ma la mia bimba doveva nascere e avrei fatto di tutto per portarla alla Luce.

 

Seguii tutti i consigli dei medici e degli infermieri alla lettera, spinsi così forte che mi sembrava di sentire le vene del cervello scoppiarmi in testa, dovetti chiudere gli occhi o sarebbero schizzati fuori dalle orbite. Il dolore che provai mi invase tutti gli organi portati al massimo della sopportazione per la pressione che stavano subendo. Marta finalmente nacque e il suo pianto riempì la sala operatoria.

 Io mi sentivo sfinita e debole. Tutti accorsero per tamponare l’emorragia che si era creata con la lacerazione dei muscoli; il sangue non sembrava fermarsi e fu necessaria una trasfusione di sangue. Persi i sensi e mi svegliai nella camera dell’ospedale.

 

Aprii gli occhi due giorni dopo il parto, avevo dormito tantissimo nonostante  mi sembravano trascorse solo poche ore. Chiesi di Marta e mi dissero che stava benissimo, mangiava tanto e dormiva. Ne fui felice e feci per alzarmi, volevo vederla, ma i muscoli del mio corpo non reagivano al mio volere. Dissi all’infermiera che non potevo muovermi: ero paralizzata dal collo in giù. 

Ma cosa era successo? In quel momento pensai a Marta, lei stava bene e tutto il resto non mi importava. Non mi prese il panico, ricordo perfettamente quel momento, ero in pace, mi sentivo stanca e anche se non potevo muovere un muscolo del mio corpo accettavo quella situazione. Avevo lottato per mesi: il lavoro, la gravidanza, tutto da preparare, ero stanca e volevo pace.

 

Chiusi gli occhi e tornai a riposare consapevole che tutto sarebbe passato prima o poi. La voce mi diceva di trovare la pace, mi sussurrava di rilassarmi e di lasciare fluire tutto, la mia Anima era in pace e il mio Angelo era con me (allora non sapevo che fosse Lui).

 

Fui circondata regolarmente da molti dottori, ero diventata un essere umano da studiare. Un evento così non era mai successo ma ciò che era successo era chiaro. Durante quella puntura era successo qualcosa che non sarebbe dovuto accadere.

I giorni passavano e io non avevo ancora visto Marta: basta, era giunto il momento di stare con la mia bambina. Iniziai a muovere le dita dei piedi e anche se il dolore era lancinante continuai, prima con le mani e poi con il resto del corpo. Per mia grande gioia, tutto stava riprendendo la sua funzionalità. 

 

Andai avanti così, poco alla volta. Sentivo che il mio corpo stava tornando vivo, volevo riprendere in mano la mia Vita e la mia Anima lo sentiva, era giunto il momento. Ero come una leonessa che sentiva dentro sé il dovere di raggiungere il suo cucciolo; nessuno mi avrebbe più fermata, ero tornata ad essere padrona del mio corpo, Lui mi aveva aiutata in questo passaggio e io sentivo di essere grata per ogni momento vissuto e superato. 

 

Dieci giorni dopo il parto strinsi la mia bambina tra le braccia e promisi a me stessa che non avrei più alterato il potere della natura sul mio corpo.

Due anni dopo nacque Chiara, in modo naturale. Un’ora dopo mi alzai dal letto per andare a prenderla tra le mie braccia.

 

Questa lezione mi ha insegnato davvero molto e ora capisco quanto siamo legati a madre natura e all’Universo. Affidati a chi per te vuole solo il tuo bene, ritrova la via della Luce, lasciati aiutare e tutto sarà più semplice. 

 

Tutti siamo meritevoli del bene dell’Universo ma occorre coglierlo. Tu sei meritevole, non dimenticarlo mai e se non sei convinta o convinto ripetilo in ogni momento della giornata.

 

Le energie si attiveranno per portare ciò che è “Bene” per te, clicca qui e scegli quale aiuto è meglio per te.

Un caro abbraccio di Luce.

Saphira