Comunicazione tra cellule

Ciao, benvenuto in un altro articolo del Viaggio alla scoperta della Luce.

Nell’articolo precedente ho cercato di spiegarti in maniera semplice gli studi su cui è basata la fisica quantistica, e se non lo hai letto ti consiglio di recuperare cliccando qui prima di iniziare a leggere questo nuovo argomento.

Secondo alcune ricerche iniziate negli anni ‘60, le cellule comunicano tra loro tramite particelle chiamate “fotoni”, a volte chiamate anche “biofotoni”, che sono, come dicevamo nell’altro articolo, particelle che costruiscono le onde elettromagnetiche della luce… Andiamo a scoprire cosa dice la scienza!

Un biologo russo enunciò che la materia vivente emette radiazioni ultraviolette e vengono  emesse maggiormente nella divisione e riproduzione cellulare.

Attraverso uno studio venne scoperto che il sangue ha un potere radiante la quale si manifesta mediante un’emissione di radiazioni ultraviolette (connessa alla combustione degli zuccheri e albumine).

Con l’immagine spettrografica è stato accertato che esistono diverse lunghezze d’onda nel fenomeno biologico della radiazione, è stato stabilito che ogni sostanza, ogni cellula, sprigiona raggi ultravioletti con lunghezze d’onda differenti.

Ora ti faccio un esempio per farti comprendere meglio il tutto!

Ogni cellula emette un segnale con una lunghezza d’onda, un po’ come fanno le trasmissioni radiofoniche, televisive e telefoniche che utilizzano onde elettromagnetiche con onde specifiche.
Il fascio di luce visibile, quello che appare quando la luce passa attraverso una finestra per esempio, utilizza onde elettromagnetiche con lunghezza d’onda tra 200 e 800 nanometri.

L’onda luminosa e i biofotoni sono i mezzi con il quale avviene la trasmissione ma non la trasmissione stessa, adesso ti spiego come funziona il passaggio in modo semplice.

Quando guardi la tv ed appare una trasmissione, non basta ricevere la radiazione elettromagnetica all’antenna, è necessario che lo spettacolo venga registrato nello studio televisivo.

La registrazione si chiama forma d’onda, questa viene veicolata dall’onda elettromagnetica che ha una lunghezza d’onda specifica per quella stazione televisiva.

Una cellula può essere paragonata alla stazione televisiva.

I fenomeni biochimici, metabolici, immunitari sono la “trasmissione TV”,  la cellula ha il compito di comunicare con altre cellule e allo stesso tempo deve ricevere sul proprio televisore le altre informazioni provenienti da altre cellule.

Se vogliamo inviare energia ad un organo specifico non dobbiamo mandargli una forma d’onda o “trasmissione televisiva” diretta a lui, ma dovremmo inviarla anche alla “stazione televisiva” o lunghezza d’onda corretta per far sì che lui la riceva.

Il fegato, se è sintonizzato sulla lunghezza d’onda di  Rai 1, mandare un’informazione di guarigione o forma d’onda su Canale 5 non riuscirà ad avere gli effetti sperati.

Se l’informazione fosse stata condivisa con la lunghezza d’onda giusta, l’organo avrebbe ricevuto l’informazione curativa.

Possiamo dire che le cellule siano in grado di comunicare biologicamente fra di loro all’interno del corpo mediante segnali e scambi di energie elettromagnetiche.

Queste infatti sono capaci di garantire un rapido scambio di informazioni  e di salvaguardare la coordinazione di ogni attività cellulare, indispensabile per il mantenimento della vita.

Ogni secondo nel nostro corpo muoiono dieci milioni di cellule e per garantire la vita queste devono essere rimpiazzate istantaneamente nelle stesse proporzioni… Ciò è possibile solo ammettendo che queste informazioni vengono scambiate alla velocità della luce!

Il primo stadio di ogni malattia avviene quando anche solo una piccola parte di cellule non si scambia queste informazioni .

L’antenna ricetrasmittente delle cellule è il DNA presente nel nucleo cellulare.

Direi che per oggi possiamo chiudere qua la puntata della serie (a proposito di tv).
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Io ti aspetto il prossimo mercoledì, la scienza sarà protagonista di questo blog ancora per un po’… É fondamentale però che voi capiate l’importanza dell’energia nel nostro corpo.

Un Abbraccio,

Uma.